Maison Anselmet “Le Prisonnier”

88,00 

Produttore: Maison Anselmet
Prodotto in: Italia
Contenuto: 0,75l

4 disponibili

COD: 50 Categorie: ,

Descrizione

Le Prisonnier è un vino ottocentesco che si è affermato a livello internazionale nonostante la produzione sia di solo mille bottiglie all’anno. Un vino che trae vantaggio dalla doppia escursione termica, imprigionato com’è tra rocce amiche. Va considerato senza dubbio il più rinomato dei rossi prodotti in Valle d’Aosta. Color rosso rubino, è un vino infinito, caleidoscopico. Molta la materia che esprime al naso, frutti rossi maturi aprono le porte a cenni di grafite e spezie, mentre piano piano esprime tutte le sue doti più importanti e coinvolgenti, chiudendo con un finale di genziana. in bocca è complesso e concentrato non stanca, ma stimola e racconta del terreno su cui nacque più di cent’anni fa, tra quei terrazzi di roccia immersi tra le vette. Un vino davvero unico per le occasioni più speciali.

Vitigni

Petit Rouge 40% Cornalin 35% Fumin 20% Mayolet 5%

Storia Produttore

La storia di Maison Anselmet non è legata alla nascita dell’Azienda nel 2001, ma è una testimonianza tramandata da generazioni di uomini che hanno legato la loro vita alla terra e ai suoi frutti: è storia di passione, di fatica, di lavoro, è la vita degli Anselmet. La prima traccia certa di un Anselmet vignaiolo si ha nel 1585 attraverso un contratto di acquisto di una vigna in località Villeneuve. Da allora la passione di fare vino si è tramandata di generazione in generazione, sino alla fine degli anni settanta. Nel 1978 Renato Anselmet, padre di Giorgio, decide di proseguire la tradizione di famiglia, ma di iniziare a produrre vino non solo per il proprio consumo personale gettando così le basi per quella che sarebbe divenuta nel giro di pochi anni una delle più importanti e apprezzate realtà viti-vinicole della Valle d’Aosta: Maison Anselmet. Anno dopo anno, sono stati selezionati i vitigni, ampliata la superficie dei vigneti e aumentata la produzione in termini quantitativi e qualitativi. Sono state introdotte innovazioni tecniche e tecnologiche, fatte scelte coraggiose che hanno trasformato una piccola azienda in un punto di riferimento della viticoltura, non solo valdostana. Dalle 70 bottiglie imbottigliate da Renato nel 1978 con etichette fatte dalle stesse mani che lavoravano la vigna, Giorgio supera, nel 2008, quota 70.000 bottiglie. Il prossimo traguardo, ambizioso ma raggiungibile a breve saranno i 1.000 ettolitri, dopo le 100.000 bottiglie del 2015. La data più recente che la Maison scolpisce nella propria storia è quella legata alla inaugurazione della nuova cantina in Località Vereytaz, una struttura che nella zona di accoglienza ha mantenuto i valori e le caratteristiche delle costruzioni storiche della valle: legno ‘vecchio’ recuperato, pietra antica solo spazzolata, ferri battuti recenti ma nel rispetto del lavoro manuale degli artigiani locali. Nella zona di produzione invece, anche grazie ai preziosi consigli e ai suggerimenti appassionati di Beppe Caviola la tecnologia impera: nessun fronzolo, ma tutto quello che serve per ottimizzare processi e lavorazioni. E la collaborazione con Beppe continua, con grande soddisfazione, e porta risultati sempre più confortanti.