Descrizione
Il Cuvée Bois nasce dall’incontro di Costantino Charrère con il Conte Gagnard de la Grange, nobile viticoltore di Puligny Montrachet. Nella condivisione con il conte della potatura a “gobelet”, praticata anche in Valle d’Aosta, nasce un’amicizia da cui trae ispirazione l’élevage di questo vino. Oggi ai vertici della qualità nazionale e internazionale.
Di color giallo dorato, al naso spazia dalla banana al cedro candito, all’uva compositiva, accompagnati da una spinta speziata espressa dal rovere giustamente tostato. La piena corrispondenza naso-bocca trasmette al palato una consistenza intensa, ricca e candita, di totale equilibrio ed eleganza.
Una lunga persistenza si dirada lentamente con grande piacevolezza.
Si abbina perfettamente alla grande cucina internazionale, fondute e flan, pesce, foie gras, formaggi grassi ed erborinati.
Vitigni
bianco, Chardonnay 100%. Internazionale, doc di vititigno. Vinificato e affinato “sur lie” per 11 mesi in rovere francese con “batonnage”
Storia Produttore
Fu il trisnonno Bernardin Charrère, proveniente dall’attuale Alta Savoia ad immigrare in Aymavilles intorno al 1750. Lì costruì l’immobile ancor oggi esistente con cantine e frantoio per le noci. Il bisnonno Etienne continuò l’attività inserendo anche la produzione di sidro secondo necessità della moda e dell’economia del tempo mediante l’aggiunta di un’ulteriore macina. Il nonno Louis costruì poi un mulino per macinare frumento, segale ed orzo perché ancora una volta così voleva il mercato e chi è lungimirante sa riconoscere i segni del tempo adeguandosi. Antoine, padre di Costantino, che gli successe, continuò l’attività fino al 1955 quando cominciarono ad arrivare da fuori valle oli d’oliva e macinati. Fu nuovamente necessario riconvertirsi e la linea scelta questa volta fu quella dei vini pregiati. Ancora una volta si pose l’attenzione al pubblico e per meglio distinguersi si cominciò un’opera di personalizzazione a livello colturale (crus vinificati separatamente), commerciale (indicazione locazioni geografiche di ciascun vigneto), e storico (fedeltà ai vitigni autoctoni che avrebbero fatto grande la Valle d’Aosta come il petit rouge, il fumin, il prié rouge, il tinturier).
Costantino, atletico professore di ginnastica, come la moglie peraltro, e maestro di sci, ha continuato l’opera del papà Antoine e della mamma Ida, dedicandosi con passione alla viticoltura. Dapprima selezionando vitigni che altrimenti si sarebbero persi nelle montagne valdostane: la Premetta (Prié Rouge), rarissimo vitigno in via di estinzione, le cui uve sono ora vinificate in purezza secondo un protocollo innovativo in spumante metodo classico e il Fumin, altro ceppo “autoctono”, salvato dall’estinzione e vinificato con risultati eclatanti, tanto da meritarsi già nel 1999 l’attenzione della critica Nazionale con “Il sole di Luigi Veronelli”.
In Seguito, lasciato l’insegnamento, Costantino è spinto dal desiderio di dedicarsi completamente alla sua passione per il vino e realizzando quella che è ora Les Crêtes, sempre in Aymavilles, impiantando nuovi vigneti anche in altri comuni della Valle d’Aosta.
Oggi, l’azienda, di proprietà della Famiglia Charrère, gestisce 20 ettari di vigneto distribuiti in sei comuni valdostani. Con la sua produzione annua di 170.000 bottiglie è la più grande azienda privata operativa sul territorio regionale.