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Tignanello Antinori

150,00 

Produttore: Tenuta Antinori
Prodotto in: Italia
Contenuto: 0,75l

1 disponibili

COD: 101 Categorie: , ,

Descrizione

Il Tignanello di Antinori è il Sangiovese che per primo è stato affinato in barrique, il primo rosso moderno realizzato ricorrendo a varietà non usuali, e tra i primi nel Chianti ad essere privi di uve bianche. Tignanello è una pietra miliare. E’ realizzato da un assemblaggio di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Il vino Tignanello nasce dai rinomati vigneti della Tenuta.

Vitigni

Sangiovese 80%, Sauvignon 15%, Cabernet Franc 5%

Storia Produttore

Probabilmente nessun altra famiglia in Italia può vantare la storia ed il blasone degli Antinori. La Famiglia Antinori si dedica alla produzione vinicola da più di seicento anni: da quando, nel 1385, Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’ Arte Fiorentina dei Vinattieri. In tutta la sua lunga storia, attraverso 26 generazioni, la famiglia ha sempre gestito direttamente questa attività con scelte innovative e talvolta coraggiose ma sempre mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio.
La Marchesi Antinori esprime la propria passione per la viticoltura cercando margini di miglioramento sempre più sottili. Per questo si effettuano continui esperimenti nei vigneti e cantine con selezioni di cloni di uve autoctone ed internazionali, tipi di coltivazioni, altitudini dei vigneti, metodi di fermentazione e temperature, tecniche di vinificazione tradizionali e moderne, differenti tipologie di legno, dimensioni ed età delle botti, e variando la lunghezza dell’affinamento in bottiglia.
Ogni annata, ogni terreno, ogni idea che si voglia mettere in atto è un nuovo inizio, una nuova ricerca di margini qualitativi sempre più elevati. Come ama dire il Marchese Piero: “ le antiche radici giocano un ruolo importante nella nostra filosofia, ma non hanno mai inibito il nostro spirito innovativo ”. Alle tenute di Toscana e Umbria, patrimonio storico della famiglia, si sono aggiunti con il tempo investimenti in altre aree vocate per la produzione di vini di qualità sia in Italia che all’estero, dove si potesse intraprendere un nuovo percorso di valorizzazione di nuovi “terroir” ad alto potenziale vitivinicolo.